Gennaio 2016
30Gen5:30 pmConferenza inaugurale

Abstract e dettagli evento
Progetto “Agorà della Scienza” A cura di: Biblioteca Civica Agorà e Associazione amici dell’Agorà Auditorium Banca del Monte Piazza S. Martino – Lucca Evento inaugurale Saluto del Sindaco del Comune di Lucca Prof. Alessandro Tambellini Conferenza: La Scienza che ci
MOSTRA
Abstract e dettagli evento
Progetto “Agorà della Scienza”
A cura di: Biblioteca Civica Agorà e Associazione amici dell’Agorà
Auditorium Banca del Monte
Piazza S. Martino – Lucca
Evento inaugurale
Saluto del Sindaco del Comune di Lucca Prof. Alessandro Tambellini
Conferenza:
La Scienza che ci gira intorno. Perché comunicare la scienza, come e a chi
Dott.ssa Silvia Bencivelli – giornalista scientifica
La ricerca scientifica è l’unica forma di poesia che sia retribuita dallo stato”, scriveva il biologo e filosofo
francese Jean Rostand. E se è retribuita dallo stato, ed è pagata con le tasse di tutti, una prima risposta sta qui: comunicare la scienza è un dovere, che discende da una questione prosaica di finanziamenti, direbbe Rostand, alla poesia. Ma la storia non finisce così: c’è chi comunica per gioco, chi se lo sceglie per professione, chi lo fa per passione, e chi per democrazia. E c’è chi sta ascoltare, e lo fa per mille
motivi diversi, ma ascolta solo fin quando gli va.
Ora
(Sabato) 5:30 pm
Luogo
Biblioteca civica Agorà
Piazza dei Servi
Febbraio 2016
16Feb5:30 pmIl contributo della donna nello sviluppo del linguaggio

Abstract e dettagli evento
20 febbraio – Biblioteca Civica Agorà, piazza dei Servi Mostra ore 15:00: La scienza delle donne, a cura dell’Associazione La Nuova Limonaia – Pisa Conferenza ore 17:30: Il contributo della
MOSTRA
Abstract e dettagli evento
20 febbraio – Biblioteca Civica Agorà, piazza dei Servi
- Mostra ore 15:00: La scienza delle donne, a cura dell’Associazione La Nuova Limonaia – Pisa
- Conferenza ore 17:30: Il contributo della donna nello sviluppo del linguaggio, tenuta dalla Prof.ssa Anna Maria Rossi – Università degli Studi di Pisa
All’inizio del Pleistocene, circa 2,5 milioni di anni fa, debutta sulla Terra il genere Homo che si dirama in un albero evolutivo un tempo molto rigoglioso di cui la specie Homo sapiens sembra l’unica superstite. Riconsiderando i cambiamenti anatomici avvenuti nel corso del processo di ominazione si vuole valutare il ruolo della femmina nell’evoluzione del genere Homo, in particolare per quanto riguarda lo sviluppo del linguaggio, motore principale della nostra seconda evoluzione, quella culturale
Ora
(Martedì) 5:30 pm
Marzo 2016
19Mar5:30 pmPerché non si possono prevedere i terremoti

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Mostra ore 15:00: Cristalli e simmetrie, ore 16:45 visita guidata alla mostra a cura della Prof. Elena Bonaccorsi Università degli Studi di Pisa Conferenza ore 17:30: Perché non si possono prevedere i
MOSTRA
Abstract e dettagli evento
Mostra ore 15:00: Cristalli e simmetrie, ore 16:45 visita guidata alla mostra a cura della Prof. Elena Bonaccorsi Università degli Studi di Pisa
Conferenza ore 17:30: Perché non si possono prevedere i terremoti, tenuta dal Prof. Carlo Meletti – Ist. Nazionale di Geofisica e Vulcanologia – Pisa
Da cosa nasce la difficoltà di prevedere i terremoti? Di fatto le stime probabilistiche che riusciamo a fare ci indicano quale è il terremoto atteso in una finestra dei prossimi 50 anni. Il problema dell’allerta della popolazione resta quindi grave, ma resta fondamentale attivare politiche di prevenzione che permettono di costruire edifici sicuri, di adeguare quelli esistenti e quindi di salvare il nostro patrimonio storico e le persone che ci abitano. Compito del sismologo è anche quello di educare a vivere in zone sismiche e spiegare come ci si difende dai terremoti.
Ora
(Sabato) 5:30 pm
Luogo
Biblioteca civica Agorà
Piazza dei Servi
Aprile 2016
16Apr4:30 amIl difficile cammino della fusione nucleare controllata

Abstract e dettagli evento
Laboratorio, ore 16:30: Energie rinnovabili, in collaborazione col Polo Scientifico-Tecnologico Professionale “E. Fermi – Giorgi” di Lucca Conferenza, ore 17:30: Il difficile cammino della fusione nucleare controllata, tenuta dai
MOSTRA
Abstract e dettagli evento
- Laboratorio, ore 16:30: Energie rinnovabili, in collaborazione col Polo Scientifico-Tecnologico Professionale “E. Fermi – Giorgi” di Lucca
- Conferenza, ore 17:30: Il difficile cammino della fusione nucleare controllata, tenuta dai Dott. Andrea Macchi – Istituto Nazionale di Ottica – CNR – Pisa e Francesco Ceccherini – Soc. Phymtec – Polo Tecnologico – Navacchio – Pisa
Negli ultimi due anni alcuni esperimenti hanno riportato progressi verso la fusione termonucleare controllata, ovvero la riproduzione in laboratorio del processo che produce energia nel Sole e nelle stelle. La fusione rappresenta da anni una possibile fonte di energia “inesauribile e pulita”, ma la strada è stata e rimane ancora lunga e difficile. Quali sono le prospettive? Perché la sfida della fusione è risultata così complicata? Vale la pena di investirci risorse?
Profili dei relatori:
Francesco Ceccherini ha conseguito il dottorato di ricerca presso l’Università di Darmstadt in Germania nel 2001. Dal 2006 collabora con la TriAlpha Energy Inc., azienda americana nata come spin-off dell’Università della California e responsabile adesso di uno dei maggiori esperimenti nell’ambito della fusione nucleare. Dal 2013 attraverso la start-up Phymtech Srl con sede al Polo Tecnologico di Navacchio si interessa anche di medicina personalizzata ottenuta per mezzo di modellazione matematica ed analisi statistica.
Andrea Macchi ha conseguito il dottorato di ricerca in Fisica presso la Scuola Normale Superiore di Pisa nel 1999. Dal 2003 è stato ricercatore prima presso l’Istituto Nazionale per la Fisica della Materia e poi l’Istituto Nazionale di Ottica del CNR; attualmente insegna elettromagnetismo e fisica dei plasmi presso il Dipartimento di Fisica dell’Università di Pisa. I suoi interessi vertono principalmente sull’interazione laser-materia ad altissime intensità. Sulla fusione ha pubblicato un breve articolo divulgativo su “Sapere”, Ottobre 2014.
Ora
(Sabato) 4:30 am
Luogo
Biblioteca civica Agorà
Piazza dei Servi
Maggio 2016
21Mag5:30 pmI neuroni specchioIl loro possibile ruolo nell’empatia

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La scoperta dei neuroni specchio in aree visiomotorie della scimmia -avvenuta nell’ultimo decennio del secolo scorso – ha avuto, e continua ad avere, un’enorme risonanza mediatica. La caratteristica di questi neuroni
MOSTRA
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La scoperta dei neuroni specchio in aree visiomotorie della scimmia -avvenuta nell’ultimo decennio del secolo scorso – ha avuto, e continua ad avere, un’enorme risonanza mediatica. La caratteristica di questi neuroni è quella di rispondere sia durante l’esecuzione del movimento che durante l’osservazione di un movimento simile eseguito da altri. Il dato originario è stato interpretato come indicativo di un più vasto meccanismo neurale che permette di ‘simulare’ nel proprio cervello insieme all’atto motorio di un’altra persona anche l’intenzione che guida l’azione. Da qui l’enfasi sull’ipotesi che i neuroni specchio siano alla base della comprensione degli stati mentali altrui e dunque implicati in capacità cognitive ‘alte’ come il linguaggio e l’empatia.
Relatore: Marirosa Di Stefano
Laurea in Medicina e chirurgia. Specializzazione in Neurologia. Già Professore Associato di Neurofisiologia presso L’università di Pisa. Ha svolto attività di ricerca all’estero presso l’University of Western Australia e presso l’Université de Montreal con cui ha mantenuto una lunga collaborazione scientifica. I temi della sua attività scientifica – svolta nell’animale da esperimento e nell’uomo con lesioni cerebrali congenite o acquisite – hanno riguardato principalmente:
- il ruolo delle connessioni callosali nell’interazione interemisferica
- la plasticità cerebrale e i meccanismi di recupero di deficit visivi e/o motori.
Attualmente svolge attività didattica per il Corso Interdipartimentale di Cultura e Metodo Scientifico dell’Università di Pisa e per la Scuola di Specializzazione in Etnopsicoterapia. Fa divulgazione scientifica in un’associazione di docenti universitari con sede in Pisa denominata Università Aperta: Conoscenza Bene Comune.
Ora
(Sabato) 5:30 pm
Giugno 2016

Abstract e dettagli evento
Laboratorio ore 16.00: “Un po’ di chimica” Conferenza ore 17.30: “Un mondo di odori”, tenuta dal Prof. Franco Giorgi – Università degli studi di Pisa Il senso dell’olfatto svolge un
MOSTRA
Abstract e dettagli evento
- Laboratorio ore 16.00: “Un po’ di chimica”
- Conferenza ore 17.30:
“Un mondo di odori”, tenuta dal Prof. Franco Giorgi – Università degli studi di Pisa
Il senso dell’olfatto svolge un ruolo fondamentale nella relazione che ogni organismo vivente intrattiene con l’ambiente circostante. In questa conferenza saranno esaminati i meccanismi molecolari e genetici che consentono agli organismi viventi di percepire e discriminare la vasta gamma di molecole odoranti che caratterizzano i diversi ambienti naturali. Si farà così riferimento ai recettori olfattivi presenti nell’epitelio nasale ed ai processi con i quali ogni neurone sensoriale distingue i diversi odori e trasmette le relative informazioni al cervello. Si dovrà notare tuttavia che questo tipo di analisi meccanicistica, mentre consente di spiegare molto bene il rapporto causale che intercorre tra stimolo odoroso e risposta cellulare, non fornisce un quadro sufficientemente chiaro del percorso evolutivo compiuto dai recettori olfattivi e delle ragioni che hanno portato alla loro espressione ectopica in tessuti diversi. L’analisi funzionale dimostra infatti che, oltre ad essere espressi nell’epitelio olfattivo, i recettori olfattivi sono espressi anche negli spermatozoi, del testicolo e del rene. Per cogliere la complessità della relazione che intercorre tra l’espressione genica della funzione olfattiva ed il ruolo che questa ha svolto nel differenziamento cellulare Giorgi propone un’interpretazione di tipo biosemiotico. Secondo questa ipotesi l’espressione dei recettori olfattivi avrebbe consentito ai diversi tessuti di definire una propria identità in virtù della loro capacità di percepire le diverse informazioni ambientali come segni.
Franco Giorgi è stato Professore Ordinario di Biologia Cellulare e dello Sviluppo presso la Facoltà di Medicina e Chirurgia dell’Università di Pisa fino all’anno 2010. Laureatosi in Biologia nel 1969, ha ottenuto il PhD in Epigenetica presso l’Università di Edimburgo nel 1975 e, da allora, ha svolto molti periodi di ricerca post-dottorali presso Università Inglesi e Americane. Nel corso della sua lunga carriera ha studiato prevalentemente gli aspetti morfo-funzionali dello sviluppo ovarico ed embrionale con particolare riferimento ai processi di endocitosi mediata da recettori e di modificazione post-endocitotica dei relativi ligandi. Ha anche studiato il loro destino metabolico nel corso dell’acidificazione lisosomiale e della successiva degradazione proteasomica. Negli ultimi anni si è dedicato allo studio della complessità dei sistemi biologici reinterpretati alla luce della prospettiva biosemiotica. Ciò ha comportato una diversa concettualizzazione delle nozioni di base della biologia che, da un’interpretazione strettamente causale dei processi di differenziamento e sviluppo, è passata alla rivalutazione del significato semiotico delle relazioni intercellulari, simbiotiche ed ambientali.
Ora
(Sabato) 1:00 am
Luogo
Biblioteca civica Agorà
Piazza dei Servi
Settembre 2016
17Set5:30 pmMateria oscuraGalassie e il mestiere dell’astrofisico

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Il nostro universo è costituito per la maggior parte da una sostanza trasparente, capace di attraversare qualsiasi materiale a noi notosenza lasciare traccia, e che comunemente viene chiamata “materia oscura”. Nonostante
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Il nostro universo è costituito per la maggior parte da una sostanza trasparente, capace di attraversare qualsiasi materiale a noi notosenza lasciare traccia, e che comunemente viene chiamata “materia oscura”. Nonostante fino ad oggi non sia stato possibile rivelare particelle di materia oscura in alcun laboratorio terrestre, le osservazioni astronomiche ci forniscono molte prove per la sua esistenza. Presenterò alcune di queste prove, fra cui le misure della radiazione cosmica di fondo, le curve di rotazione delle galassie e l’effetto lente gravitazionale. Descriverò poi in cosa consiste il lavoro di un astrofisico nel 2016.
Dr. Alessandro Sonnenfeld – Università di Tokio:
Sono nato e cresciuto a Lucca, dove ho frequentato il Liceo Scientifico A. Vallisneri. Ho studiato all’Università di Pisa, dove nel 2010 ho ottenuto una laurea magistrale in Fisica con una tesi sull’effetto lente gravitazionale degli ammassi di galassie. Nel 2010 ho intrapreso un dottorato di ricerca in Fisica all’Università della California a Santa Barbara, conseguito nel 2015 con una tesi sulla materia oscura nelle galassie ellittiche. Dopo una breve parentesi all’Università della California a Los Angeles, sono adesso ricercatore presso l’Istituto per la Fisica e la Matematica dell’Universo all’Università di Tokio, dove mi occupo della ricerca di nuove lenti gravitazionali con il telescopio Subaru.
Download Power-Point-Conferenza
Per ulteriori approfondimenti si consigliano le seguenti letture:
- “Il buio oltre le stelle” di Amedeo Balbi
- “Piccolo libro sull’Universo” di Jean-Luc Robert-Esil e Jacques Paul
- “La grande storia del tempo” di Stephen Hawking
- “L’universo alle soglie del Duemila” di Margherita Hack
- “Effetti Gravitazionali: Masint Geofisica, Fionda Gravitazionale, Effetto di Trascinamento, Gravitomagnetismo, Lente Gravitazionale”
- “Aspetti astrofisici della materia oscura” di Marco Roncadelli
- “Libretto della materia oscura” di Luigi Pizzuto
- “Stelle, galassie e universo. Fondamenti di astrofisica” di Attilio Ferrari
- “L’astrofisica è facile” di Mike Inglis
- “L’astrofisica in pillole” di Italo Dragoni
Collegamenti video:
Scienza per tutti:
Ora
(Sabato) 5:30 pm
Ottobre 2016

Abstract e dettagli evento
Dal Dottor Frankenstein a Misterix, dall’Uomo Nuvola di Topolino, agli scienziati del manga giapponesi e ai supereroi, un viaggio tra fumetti e scienza, per capire come le strisce disegnate, spesso
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Dal Dottor Frankenstein a Misterix, dall’Uomo Nuvola di Topolino, agli scienziati del manga giapponesi e ai supereroi, un viaggio tra fumetti e scienza, per capire come le strisce disegnate, spesso con grande maturità e anticipazione, hanno affrontato una delle figure più importanti dei nostri tempi, lo scienziato. E, con lui, le discipline scientifiche che hanno caratterizzato l’ultimo secolo, fra scoperte mirabolanti e problematiche ben note a chiunque si occupi oggi di scienza.
Dr. Pier Luigi Gaspa – Lucca Comics & Games
Traduttore e saggista. Laureato in biologia, si occupa di fumetti, collabora con diverse case editrici del settore e opera come traduttore scientifico per Raffaello Cortina Editore. Ha curato numerose mostre espositive e collabora con le maggiori manifestazioni del settore, da “Lucca Comics & Games” a “Napoli Comicon”. Ha partecipato a seminari e tenuto incontri in diversi atenei italiani e si interessa dell’uso educativo e didattico del fumetto. Insieme a Giulio Giorello cura la sezione riservata ai fumetti del Festival della politica di Mestre 2016.
Fra i suoi libri:
- La scienza tra le nuvole (con Giulio Giorello, Raffaello Cortina Editore, 2007)
- Per la libertà, la Resistenza nel fumetto (con Luciano Niccolai, Settegiorni Editore, 2009)
- Verso Selene, il romanzo dell’Uomo sulla Luna, dall’immaginazione alla scienza (Settegiorni Editore, 2009)
- Madame Curie. Indipendenza e modernità (Imprimatur, 2016)
Ora
(Sabato) 5:30 pm
Novembre 2016

Abstract e dettagli evento
Mostra: “La Medicina greco-romana” Conferenza: “La Paleopatologia – Stile di vita di una famiglia aristocratica lucchese: i Guinigi e Ilaria del Carretto”
MOSTRA
Abstract e dettagli evento
Mostra:
“La Medicina greco-romana”
Conferenza:
“La Paleopatologia – Stile di vita di una famiglia aristocratica lucchese: i Guinigi e Ilaria del Carretto”
La Divisione di Paleopatologia dell’Università di Pisa sta conducendo, con il finanziamento della Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca e in accordo con la Soprintendenza Archeologia, Arti e Paesaggio per le province di Lucca e Massa Carrara, lo studio antropologico e paleopatologico completo delle sepolture ritrovate nella Cappella di Santa Lucia, annessa al complesso di San Francesco e utilizzata come cappella privata e funeraria dalla famiglia Guinigi. Il progetto di studio, che segue il modello ormai collaudato per le serie dei Granduchi dei Medici di Firenze, ha già permesso di ottenere informazioni nuove sull’aspetto fisico, sullo stile di vita e sulle malattie degli esponenti di questa importante famiglia aristocratica lucchese. Secondo gli ultimi risultati, tre tombe femminili potrebbero contenere i resti delle mogli di Paolo Guinigi che fu Signore di Lucca nella prima metà del ‘400: la prima moglie, l’adolescente Maria Caterina degli Antelminelli che morì attorno ai 13 anni di età, forse di peste; la terza moglie, Jacopa Trinci dei signori di Foligno, che sposò Paolo Guinigi nel 1420 e morì nel 1422 dopo la seconda gravidanza e soprattutto la seconda moglie, la famosa Ilaria del Carretto dei signori di Finale, per la quale Paolo Guinigi fece realizzare il celebre sarcofago, capolavoro di Jacopo della Quercia.
Questi ed altri saranno gli argomenti che il Prof. Gino Fornaciari, docente di Paleopatologia presso l’Università di Pisa, tratterà nella conferenza all’Agorà della Scienza.
Gino Fornaciari è stato fino al 2015 professore ordinario di Storia della Medicina presso l’università di Pisa. Attualmente è professore di Paleopatologia e di Archeologia Funeraria, sempre presso l’ateneo pisano. I suoi studi riguardano in particolare le mummie, la paleonutrizione e gli antichi agenti batterici e virali. Il prof. Fornaciari ha utilizzato per questi studi, fin dagli anni ’80, alcune moderne tecnologie biomediche, come la microscopia elettronica e l’immunoistochimica: nel 1986 identificò il virus del vaiolo in una mummia italiana del XVI secolo; nel 1989, treponemi sifilitici in una mummia italiana della stessa epoca; nel 1992, il protozoo parassita Trypanosoma cruzi in una mummia precolombiana; nel 1996, la mutazione dell’oncogene K-ras nel cancro di Ferrante I d’Aragona, un re di Napoli del XV secolo; nel 2003, il virus del papilloma umano (HPV) in una mummia italiana del XVI secolo; nel 2004, l’avvelenamento da digitale nella mummia di Cangrande della Scala, signore di Verona (1291-1329); nel 2009, il Plasmodium falciparum, agente della malaria, nel tessuto osseo dei Medici di Firenze.
Nel 2004-2007 ha diretto il Progetto Medici, riguardante l’esplorazione delle tombe granducali nelle Cappelle Medicee e, dal 2011 al 2014, lo scavo archeologico di Badia Pozzeveri, un’abbazia camaldolese del XII-XV secolo.
Nel 2013 ha identificato a Lucca, nella cappella Guinigi, la probabile tomba di Ilaria del Carretto.
Nel 2015 l’università di Pisa ha conferito al prof. Fornaciari l’Ordine del Cherubino, la più alta onorificenza accademica.
Ora
(Sabato) 4:45 pm
Luogo
Biblioteca civica Agorà
Piazza dei Servi
Dicembre 2016
17Dic5:30 pmRisorse fossili e modelli di sviluppoQuale futuro? - tavola rotonda

Abstract e dettagli evento
Si sente parlare frequentemente di risorse fossili e di risorse rinnovabili. Entrambe contribuiscono a soddisfare le crescenti richieste di materie prime, di energia, di alimentazione. Tuttavia, il loro utilizzo incide
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Abstract e dettagli evento
Si sente parlare frequentemente di risorse fossili e di risorse rinnovabili. Entrambe contribuiscono a soddisfare le crescenti richieste di materie prime, di energia, di alimentazione. Tuttavia, il loro utilizzo incide in maniera radicalmente diversa sulle prospettive future. Le risorse rinnovabili, in quanto per l’appunto rinnovabili, se utilizzate rispettando i tempi del loro “turnover”, garantiscono un costante approvvigionamento. Le risorse fossili, non essendo rimpiazzate, tendono ad esaurirsi man mano che il loro sfruttamento va avanti e questo fatto pone pesanti ipoteche sul futuro click for source. L’uso massiccio delle risorse fossili su cui è fondata la gran parte del nostro sistema economico-produttivo sta ponendo grossi interrogativi sulla sostenibilità dell’attuale modello.
Ne parlano con il pubblico:
· Ugo Bardi: Docente presso il Dipartimento di Chimica dell’Università di Firenze, studioso di nuove tecnologie energetiche e di politica dell’energia;
· Luca Pardi: Ricercatore presso l’Istituto dei Processi Chimico-Fisici del CNR di Pisa, si occupa di risonanza magnetica elettronica e di studi sul “picco del petrolio”, è presidente di ASPO Italia;
· Rossano Ercolini: Maestro nelle scuole primarie a Lucca, promotore di una campagna di educazione civile contro l’uso di inceneritori, fondatore del movimento “Rifiuti Zero” e vincitore del prestigioso “Goldman Environmental Prize” per il 2013.
Ora
(Sabato) 5:30 pm
Gennaio 2017
28Gen5:30 pmLa natura della coscienzatra filosofia e neuroscienze

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La coscienza è una delle caratteristiche più familiari e più misteriose della nostra esistenza. La natura della coscienza è stata a lungo oggetto della sola speculazione filosofica mentre oggi è
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La coscienza è una delle caratteristiche più familiari e più misteriose della nostra esistenza. La natura della coscienza è stata a lungo oggetto della sola speculazione filosofica mentre oggi è entrata a pieno titolo nel campo di studio delle neuroscienze che si interrogano sulle basi neurali dell’esperienza cosciente e sulle condizioni che ne determinano la perdita.
Relatore: Marirosa Di Stefano
Laurea in Medicina e chirurgia. Specializzazione in Neurologia. Già Professore Associato di Neurofisiologia presso L’università di Pisa. Ha svolto attività di ricerca all’estero presso l’University of Western Australia e presso l’Université de Montreal con cui ha mantenuto una lunga collaborazione scientifica. I temi della sua attività scientifica – svolta nell’animale da esperimento e nell’uomo con lesioni cerebrali congenite o acquisite – hanno riguardato principalmente:
il ruolo delle connessioni callosali nell’interazione interemisferica
la plasticità cerebrale e i meccanismi di recupero di deficit visivi e/o motori
Attualmente svolge attività didattica per il Corso Interdipartimentale di Cultura e Metodo Scientifico dell’Università di Pisa e per la Scuola di Specializzazione in Etnopsicoterapia. Fa divulgazione scientifica in un’associazione di docenti universitari con sede in Pisa denominata Università Aperta: Conoscenza Bene Comune.
Lettura consigliata: John R. Searle Il mistero della coscienza Raffaello Cortina Editor
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Ora
(Sabato) 5:30 pm
Luogo
Biblioteca civica Agorà
Piazza dei Servi
Febbraio 2017

Abstract e dettagli evento
La vaccinazione è una pratica introdotta in medicina da oltre 200 anni, allo scopo di ridurre la frequenza e la gravità di alcune malattie infettive. In parallelo con l’uso, inizialmente
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La vaccinazione è una pratica introdotta in medicina da oltre 200 anni, allo scopo di ridurre la frequenza e la gravità di alcune malattie infettive. In parallelo con l’uso, inizialmente del tutto empirico, di questa pratica, si è cominciato a capire qualcosa dei meccanismi che ci consentono di “ricordare” un vecchio incontro con agente infettivo, difendendoci in modo più rapido ed efficace ad ogni incontro successivo.
Le vaccinazioni si basano proprio sulla memoria immunologica e ci consentono di non sviluppare malattia, o di svilupparla in forma molto lieve, quando incontriamo l’agente infettivo per cui siamo vaccinati.
Negli anni i vaccini sono cambiati: oggi vengono raramente usati microorganismi vivi o interi inattivati e sempre più spesso si usano “frammenti” isolati dai germi o prodotti in laboratorio. Questi cambiamenti hanno reso i vaccini sempre più sicuri ed efficaci ed hanno consentito di allargare la pratica della vaccinazione anche ad altri ambiti, quali ad esempio la terapia delle malattie allergiche.
Relatrice: Paola Migliorini
- Laurea in Medicina e Chirurgia, Università di Pisa (1977)
- Specializzazione in Reumatologia, Università di Pisa (198o)
- Specializzazione in Immunologia Clinica e Allergologia, Università di Firenze (1984)
- Ricercatore presso la Hematology-Oncology Division, New England Medical Center Hospitals, Boston (1984-1988)R
- Ricercatore presso l’Istituto di Biochimica, Università di Losanna (1988-1990)
- Dal 1990 ricercatore, dal 2000 professore associato presso il Dipartimento di Medicina Clinica e Sperimentale dell’Università di Pisa
- Dal 2003 responsabile UO Immunoallergologia, Azienda Ospedaliera Universitaria Pisana
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Ora
(Sabato) 5:30 pm
Marzo 2017
04Mar5:33 pmFuturo vegetaleUna nuova visione delle piante

Abstract e dettagli evento
(*) Avrà luogo presso la fondazione Ragghianti (complesso di S.Micheletto) in collaborazione con A.Di.P.A. La comunicazione, il comportamento, la soluzione dei problemi seguono nel mondo vegetale una via propria ed
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Abstract e dettagli evento
(*) Avrà luogo presso la fondazione Ragghianti (complesso di S.Micheletto) in collaborazione con A.Di.P.A.
La comunicazione, il comportamento, la soluzione dei problemi seguono nel mondo vegetale una via propria ed originale, risolutamente moderna. Le piante sono organismi costruiti in maniera differente dagli animali. Ciò che nell’animale è concentrato, nella pianta è distribuito. L’animale è costretto a mangiare, la pianta produce cibo. L’animale è un individuo, la pianta no. Dal modello vegetale arriveranno, in un futuro prossimo, soluzioni a numerosi nostri problemi anche di carattere tecnologico.
Stefano Mancuso è il fondatore della neurobiologia vegetale. Professore presso l’Università di Firenze e accademico ordinario dell’Accademia dei Georgofili, dirige il Laboratorio Internazionale di Neurobiologia Vegetale (LINV, www.linv.org), con sedi a Firenze, Kitakyushu, Bonn e Parigi. È membro fondatore della International Society for Plant Signaling & Behavior). È Fellow Professor in numerose università internazionali. È fondatore ed Editor in Chief dei giornali “Plant Signaling and Behavior” (USA) e “Advances in Horticultural Science”.
Nel 2010 è il primo scienziato italiano ad essere invitato come speaker in un TED GLOBAL. Il video della conferenza, tenuta ad Oxford è stato visualizzato 1 milione di volte sul sito TED (http://www.ted.com/talks/stefano_mancuso_the_roots_of_plant_intelligence.html)
Nel 2013 pubblica il pluripremiato best-seller “Verde brillante” edito dalla Giunti e tradotto finora in 19 lingue. Nel 2016 è il primo autore di lingua non tedesca a vincere il premio del Ministero della Scienza e Tecnologia austriaca “Wissenschaftbuck des Jahres” per il miglior saggio scientifico (http://www.wissenschaftsbuch.at/).
Nel 2014 fonda PNAT (www.pnat.net) una start-up dell’università di Firenze per la creazione di tecnologia ispirata dalle piante. Con PNAT produce Jellyfish Barge, una serra galleggiante, autonoma e completamente ecosostenibile, presentata ad Expò 2015, con la quale vince premi internazionali fra i quali: 1th Classified “International Award Innovative Ideas and Technologies on Agribusiness” UNIDO (United Nations Industrial Development Organization); UNECE (United Nations Economic Commission for Europe) 2th Classified “Ideas for Change Award”; USA Department of Agriculture – 1th Classified “Feeding the Accelerator” the innovation program of the USA Pavilion at Milan EXPO 2015
Il New Yorker lo ha incluso tra i world changers
la Repubblica tra i 20 italiani ‘destinati a cambiarci la vita’. Ha al suo attivo numerosi volumi e più di 250 pubblicazioni scientifiche su riviste internazionali.
Nel 2016 e 2017 è invitato dalla Presidente della Repubblica del Cile a partecipare al Congreso del futuro presso il Senato della Repubblica di Cile.
Divulgatore appassionato, ha pubblicato recentemente per la Giunti “Uomini che amano le piante” e “Biodiversi” (scritto con Carlo Petrini) partecipa a festival scientifici, incontri con le scuole, trasmissioni radio e televisive (Che tempo che fa, Geo & Geo, Superquark, ecc.).
Con i Deproducer ha ideato lo spettacolo teatrale/musicale “Botanica”
Riferimenti bibliografici
1) Verde Brillante di Stefano Mancuso e Alessandra Viola – Giunti
2) Uomini che amano le piante di Stefano Mancuso – Giunti
3) Plant revolution – Le piante hanno già scritto il nostro futuro di Stefano Mancuso (in uscita a fine marzo 2017) Giunti
4) La botanica del desiderio di Michael Pollan
Ora
(Sabato) 5:33 pm
Luogo
Biblioteca civica Agorà
Piazza dei Servi
Aprile 2017
22Apr5:30 pmLe migrazioni umane dentro e fuori dall’AfricaUna prospettiva genetica

Abstract e dettagli evento
Abstract I resti fossili ci dicono che la nostra specie (Homo sapiens) si é evoluta in Africa a partire da 200,000 anni fa e che, ad un certo punto, si é
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Abstract e dettagli evento
Abstract
I resti fossili ci dicono che la nostra specie (Homo sapiens) si é evoluta in Africa a partire da 200,000 anni fa e che, ad un certo punto, si é espansa fino a colonizzare tutte le terre emerse. Utilizzando il DNA delle popolazioni umane moderne é possibile ampliare la conoscenza ottenuta dai fossili, fino a datare le prime espansioni demografiche e scoprire le dimensioni e le rotte seguite da queste prime, grandi migrazioni. In questa presentazione verranno illustrati i concetti fondamentali alla base dello studio dell’evoluzione umana da un punto di vista genetico, e gli ultimi risultati ottenuti in collaborazione con l’Universitá di Cambrige e l’Estonian Biocentre.
Relatore: Luca Pagani, Ricercatore di Antropologia presso il Dipartimento di Biologia dell’Università di Padova
Un po’ di info sul cv:
1) Laurea in Biologia Molecolare, Scuola Normale Superiore di Pisa (2009);
2) Dottorato in Antropologia Biologica all’Universitá di Cambridge (2013);
3) Post-dottorato al Wellcome Trust Sanger Institute, UK, (2013-2014);
4) Post-dottorato all’Universitá di Cambridge (2014-2016);
5) Ricercatore Senior all’Estonian Biocentre, Tartu, Estonia
Interessi di ricerca:
Storia demografica delle popolazioni umane; Genomica di popolazione; Antropologia Molecolare;
Bibliografia:
- Articoli scientifici inerenti la presentazione:
http://www.cell.com/ajhg/ abstract/S0002-9297(12)00271-6
http://www.nature.com/nature/ journal/v517/n7534/abs/ nature13997.html
http://www.nature.com/nature/ journal/v538/n7624/abs/ nature19792.html
http://www.cell.com/ajhg/ abstract/S0002-9297(15)00156-1
- Altri articoli scientifici derivanti dai precedenti:
http://www.focus.it/cultura/ storia/la-strada-che-segui- luomo-per-uscire-dallafrica
https://oggiscienza.it/2012/ 06/26/geni-etiopi-e- evoluzione-umana/
http://www.lescienze.it/news/ 2014/12/04/news/variazioni_ genomiche_popolazioni_ africane-2397957/
http://www.lastampa.it/2016/ 11/18/scienza/tuttoscienze/ nei-geni-la-prova-che-la- prima-fuga-dallafrica-avvenne- gi-mila-anni-fa- 7NFm0pUx4WPINz5YumvaCK/pagina. html
- Bibliografia completa:
https://scholar.google.co.uk/ citations?hl=en&user= 2TYX99YAAAAJ
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Maggio 2017
20Mag5:30 pm“Disegnare” la luceLa fotonica con i nanomateriali

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Lo sviluppo di tecnologie sempre più avanzate per manipolare la materia su dimensioni nanometriche (nanometro: 1 nm = miliardesimo
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Giugno 2017
10Giu5:30 pmLo spreco alimentare e il suo impatto ambientale e sociale

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Lo spreco alimentare è un fenomeno che si verifica lungo tutta la filiera agro-alimentare, dal campo alla nostra tavola. I dati quantitativi vengono ormai pubblicati annualmente da varie organizzazioni e
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Lo spreco alimentare è un fenomeno che si verifica lungo tutta la filiera agro-alimentare, dal campo alla nostra tavola. I dati quantitativi vengono ormai pubblicati annualmente da varie organizzazioni e risultano sconvolgenti; meno evidenti appaiono le cause del fenomeno e le sue ricadute sull’ambiente e sul benessere della popolazione umana. In particolare lo spreco alimentare grava pesantemente sulle risorse idriche, sul suolo, sulla qualità dell’aria e sul clima. Molta attività di ricerca, organizzativa e solidale viene svolta per favorire il recupero, almeno in parte, del cibo ancora commestibile che altrimenti sarebbe destinato alla discarica.
Mariarosaria Vergara: laureata in Scienze Biologiche all’Università di Napoli e ricercatrice universitaria della Scuola Normale Superiore di Pisa. Ha svolto ricerca scientifica mirata ad un’agricoltura sostenibile, in particolare nel campo dell’interazione tra pianta, funghi patogeni e funghi antagonisti dei patogeni. Si è occupata a lungo di Risorse idriche e alimentari, sviluppando progetti ambientali per le scuole di vario grado. Attualmente docente di “Risorse Naturali: acqua, cibo, suolo, aria” per il corso di laurea in Scienze per la Pace, presso l’Università di Pisa.
Riferimenti Bibliografici:
http://awsassets.wwfit.panda.org/downloads/report_quanta_natura_sprechiamo_ottobre_2013.pdf
http://www.fao.org/docrep/018/i3342e/i3342e.pdf
http://www.lastminutemarket.it
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Agosto 2017
05Ago5:30 pmGLI SCAVI ARCHEOLOGICI DI BADIA POZZEVERIVisita guidata

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In collaborazione con “La nuova Limonaia” – Pisa. Curatore e illustratore: Dr. Antonio Fornaciari, responsabile della campagna di scavi – Università di Pisa Fra l’anno 1000 e l’anno 1100 è documentata la
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In collaborazione con “La nuova Limonaia” – Pisa.
Curatore e illustratore:
Dr. Antonio Fornaciari, responsabile della campagna di scavi – Università di Pisa
Fra l’anno 1000 e l’anno 1100 è documentata la presenza di un monastero Camaldolese con annesso ospedale. Questo fatto sottolinea lo stretto rapporto tra l’istituzione monastica, situata in prossimità di Altopascio, e la viabilità “Francigena”. L’abbazia di Pozzeveri (Puctieuli, Puctievuli, Pozeuli) ebbe molte ricchezze dovuta alle rendite di terreni, la proprietà di 5 mulini, agli allevamenti di bestiame e allo sfruttamento del padule del lago di Sesto. Nel 1260 risulta una delle istituzioni religiose più ricche della Diocesi di Lucca. L’area dell’abbazia fu al centro di una vicenda storica quando nel settembre del 1325 Castruccio Castracani sconfisse l’esercito fiorentino di parte guelfa guidato da Ramondo Cardona, un capitano spagnolo al soldo del pontefice. Da allora, a causa delle guerre continue fra Lucca e Firenze, il monastero visse in uno stato di abbandono tanto che l’ultimo abate lasciò il convento di Badia nel 1408. Da allora divenne chiesa parrocchiale con ripetute ristrutturazioni fino al più recente abbandono dopo la costruzione, in altro luogo, della nuova chiesa parrocchiale.
Le indagini archeologiche, inaugurate nel 2011, hanno lo scopo di riportare alla luce i resti del monastero e di analizzare i reperti connessi all’uso cimiteriale dell’abbazia. Dallo scavo delle sepolture sarà possibile studiare e ricostruire la ritualità funeraria medievale ma anche acquisire un vasto campione di resti umani che permetterà di conoscere caratteristiche biologiche e malattie degli abitanti dell’area. L’analisi della cultura materiale dell’insediamento religioso collocato lungo la via Francigena getterà nuova luce su commerci, attività e società di un importante centro monastico dell’area lucchese.
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Settembre 2017

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Cosa accomuna un articolo comprato su Amazon, una ricerca su Google, o un post su Facebook? Apparentemente poco o niente, a parte il fatto di essere tutte azioni digitali compiute
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Cosa accomuna un articolo comprato su Amazon, una ricerca su Google, o un post su Facebook? Apparentemente poco o niente, a parte il fatto di essere tutte azioni digitali compiute online. Ma se per un attimo riflettiamo sul numero impressionante di transazioni, ricerche o post effettuati ogni minuto nel mondo, ci rendiamo conto di quante risorse si rendano necessarie per permettere a tali sistemi di funzionare.
Tale fenomeno, conosciuto col nome di Big Data, consiste non solo nella raccolta di grandi quantità di dati, spesso di tipo eterogeneo e non strutturato, ma soprattutto nella loro analisi successiva volta ad estrarre informazioni utili a supportare al meglio i processi decisionali della aziende.
Per capire a fondo il problema è necessario quindi un viaggio sulle origini dei Big Data, sui problemi tecnologici che ne derivano oltre che dare uno sguardo alle soluzioni commerciali proposte e agli importanti risvolti economici che comportano.
Relatori:
Ing. Fabio Del Vigna, ricercatore – IIT – CNR – Pisa
Fabio Del Vigna è uno studente di Dottorato di Ricerca in Ingegneria dell’Informazione presso l’Università di Pisa ed è associato con l’Istituto di Informatica e Telematica (IIT) del CNR di Pisa. Ha conseguito una laurea magistrale in Computer Engineering presso l’Università di Pisa. Nella sua attività di ricerca si occupa principalmente di social media analysis and mining e studia applicazioni di tecniche di anomaly detection sui social network, utilizzandole per fini di intelligence. Fabio ha partecipato ad alcuni progetti a livello nazionale ed europeo come #toscana15, Social Sensing, Cassandra e CRAIM.
Dr. Salvatore Trani, ricercatore – ISTI – CNR – Pisa
Salvatore Trani ha conseguito la laurea in Informatica presso l’Università di Pisa nel 2013. Intraprende successivamente un periodo di collaborazione con l’Istituto di Scienza e Tecnologie dell’Informazione (ISTI) “A. Faedo” del Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR) di Pisa. Collaborazione che prosegue anche durante i suoi studi presso la scuola di Dottorato di Informatica dell’Università di Pisa. Nel 2017 conclude il suo dottorato discutendo una tesi dal titolo “Improving Efficiency and Effectiveness of Document Understanding in Web Search”. Attualmente è assegnista di ricerca presso l’ISTI-CNR. I suoi principali interessi di ricerca spaziano dall’Information Retrieval al Web Mining e al Machine Learning. È autore di diversi articoli su questi argomenti, pubblicati su riviste e conferenze internazionali. Ha partecipato inoltre alle attività di diversi progetti di ricerca europei e italiani.
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Ottobre 2017
21Ott5:30 pmLa mente delle macchine

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“Possono le macchine pensare?”. Con questa domanda, Alan Turing, logico e matematico inglese, probabilmente noto ai più grazie al recente film “The imitation game” e considerato da tutti il padre
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“Possono le macchine pensare?”. Con questa domanda, Alan Turing, logico e matematico inglese, probabilmente noto ai più grazie al recente film “The imitation game” e considerato da tutti il padre degli odierni computer, apre un suo famoso e controverso articolo, in cui delinea le fondamenta di quella
che oggi è nota come l’intelligenza artificiale. Mai come oggi siamo vicini a realizzare il sogno di Turing, con praticamente tutte le grande compagnie tecnologiche che investono significativamente nell’intelligenza artificiale e nelle sue applicazioni. E questo solleva entusiasmi, certezze, paure e perplessità. Di questo parleremo, cercando di scoprire quali siano i nuovi entusiasmanti orizzonti che taluni dicono si stanno aprendo e quali siano invece gli spaventosi pericoli che altri vedono prospettarsi.
Con frammenti dai film: 2001 Odissea nello spazio, A.I., Blade Runner, Ex machina, Io, robot, Lei
Relatore:
Pierluigi Crescenzi – Università degli Studi di Firenze
Pierluigi Crescenzi (http://piluc.dsi.unifi.it) è professore di Informatica all’Università di Firenze. Ha insegnato corsi di introduzione alla programmazione, di algoritmi e strutture dati, di compilatori, di
informatica teorica, di intelligenza artificiale, di architettura degli elaboratori, di sistemi operativi, di reti di calcolatori, di algoritmi distribuiti e di analisi dei grafi. Autore di numerose pubblicazioni scientifiche nel campo della teoria degli algoritmi e delle sue applicazioni, è co-autore di 5 libri.
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Novembre 2017
18Nov5:30 pmMicrobiotaIn che misura i batteri sono essenziali al nostro benessere

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Questa Conferenza è dedicata ad un argomento che sta attirando un grande interesse scientifico ed industriale da alcuni anni. Il corpo umano ospita un numero molto alto di micro-organismi in
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Questa Conferenza è dedicata ad un argomento che sta attirando un grande interesse scientifico ed industriale da alcuni anni. Il corpo umano ospita un numero molto alto di micro-organismi in un rapporto di simbiosi, in cui l’uomo offre vitto ed alloggio in cambio di funzioni che le cellule umane non sarebbero in grado di espletare. Il rapporto è di mutuo supporto e scambio, positivo per la nostra salute, ma quando qualcosa va storto e prevalgono micro-organismi disfunzionanti o cattivi, la nostra flora si trasforma da protettiva in offensiva per la salute. E’ colpa dei batteri se ci ammaliamo o se ingrassiamo? Possiamo prevenire o guarire le nostre malattie coltivando i nostri batteri amici? Lo studio di queste trasformazioni e di come correggerle è molto complesso ed è solo all’inizio, ma sta aprendo nuovi orizzonti di possibile prevenzione e cura delle malattie, alcuni dei quali possono anche destare sorpresa e diffidenza, per esempio … il trapianto di feci … “ne parliamo insieme il 18 novembre 2017: dato l’argomento, meglio se prima di cena! Patricia Iozzo”
Relatrice:
Patricia Iozzo, Ricercatrice IFC-CNR – Pisa
Patricia Iozzo, medico specialista in Endocrinologia e Malattie del Ricambio ed in Medicina Nucleare, con un Dottorato di Ricerca conseguito all’estero, lavora come Primo Ricercatore presso l’Istituto di Fisiologia Clinica del CNR di Pisa. La sua ricerca è rivolta allo studio dell’obesità e del diabete di tipo 2 e delle complicanze ad essi associate. Ha lavorato all’estero per diversi anni, presso centri universitari negli Stati Uniti, nel Regno Unito ed in Finlandia, dove svolge ancora ruoli di Docenza e collaborazione scientifica. La dott.ssa Iozzo segue studenti di laurea e dottorato di ricerca in Italia ed in Finlandia, ha ricevuto riconoscimenti e finanziamenti alla ricerca da parte di enti nazionali ed internazionali, è revisore in numerose riviste scientifiche e valutatore di proposte progettuali per conto di enti finanziatori nazionali ed internazionali, inclusa la Commissione Europea.
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Dicembre 2017
16Dic5:30 pmScienza e FilosofiaTavola rotonda

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La visione del mondo e l’indagine circa i metodi della scienza offerti dalla filosofia sono spesso influenzati da nuove teorie e risultati scientifici e, allo stesso tempo, ne influenzano l’interpretazione:
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La visione del mondo e l’indagine circa i metodi della scienza offerti dalla filosofia sono spesso influenzati da nuove teorie e risultati scientifici e, allo stesso tempo, ne influenzano l’interpretazione: da Pitagora a Darwin, fino al tentativo di Carlo Rovelli di trovare nella filosofia un baluardo agli scenari che la scienza moderna spalanca.
Relatori:
Prof. Maria Turchetto, epistemologa – Università di Pisa
Prof. Enrico Castelli Gattinara, epistemologo – Università Roma-1
Prof. Franco Giorgi, Biologo – Università di Pisa
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Gennaio 2018
20Gen5:30 pmL’aliena vespa velutina è tra noi e si mangia le api

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Il calabrone detto anche giallone o cinghialotto o bofonchio a seconda della zona di Italia ma che scientificamente risponde al nome di “Vespa crabro” è un grande predatore delle api
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Il calabrone detto anche giallone o cinghialotto o bofonchio a seconda della zona di Italia ma che scientificamente risponde al nome di “Vespa crabro” è un grande predatore delle api da miele. Nel tempo ha instaurato con la sua preda un equilibrio ecologico che permette la convivenza di queste due specie. Recentemente, però, una “nuova” vespa è arrivata in Italia si chiama “Vespa velutina”. E’ entrata in Italia attraversando il confine tra Francia e Liguria ma in Francia era arrivata anni prima dal sud-est asiatico. Questa vespa, definita quindi “aliena” si è rivelata essere un temibilissimo predatore delle api ed ha messo in ginocchio l’apicoltura francese. Affascinanti le sue strategie di caccia, le modalità di attacco e la sua biologia. Cosa possiamo fare per contenere questa nuova invasione o per limitare i danni all’apicoltura?
Relatore: Antonio Felicioli
Biologo, entomologo, ricercatore universitario e appassionato al mondo naturale, insegna chimica, biochimica, biologia molecolare e apicoltura presso il Dip. di Scienze Veterinarie dell’Università di Pisa.
Per approfondimenti visitare il sito: https://www.stopvelutina.it/
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Febbraio 2018
17Feb5:30 amConversazione a tre voci sull’idea di tempo

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La natura del tempo è di difficile definizione e si potrebbe dire con sant’Agostino “io so che cosa é il tempo, ma quando me lo chiedono non so spiegarlo“. Sull’idea
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La natura del tempo è di difficile definizione e si potrebbe dire con sant’Agostino “io so che cosa é il tempo, ma quando me lo chiedono non so spiegarlo“. Sull’idea di tempo si discuterà all’Agorà della Scienza affrontando il tema da 3 diverse prospettive: quella della filosofia, che riflette su come il mistero del tempo si intersechi con il mistero dell’identità personale; quella della fisica moderna che da Einstein in poi lega indissolubilmente il tempo allo spazio; e infine dalla prospettiva neurobiologica che si interroga sui meccanismi neurali del tempo ‘soggettivo’ che governa la nostra vita quotidiana e la ciclicità di molte funzioni vitali.
Relatori:
Mariangela Priarolo – filosofa – Università di Pisa ——–> Presentazione PDF Mariangela Priarolo
Andrea Macchi – fisico – Università di Pisa ——–> Presentazione PDF Andrea Macchi
Marirosa Di Stefano – neurofisiologa – Università di Pisa ——–> Presentazione PDF Marirosa Di Stefano
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Marzo 2018
17Mar5:00 pmI titanosauri della PatagoniaL’ultimo rifugio dei giganti

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Anche se resti di dinosauri sono largamente diffusi in tutti i continenti, l’Argentina in generale e la Patagonia in particolare, per la continuità dei ritrovamenti, che coprono l’intero arco di
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Anche se resti di dinosauri sono largamente diffusi in tutti i continenti, l’Argentina in generale e la Patagonia in particolare, per la continuità dei ritrovamenti, che coprono l’intero arco di vita di questo gruppo, dal Triassico superiore alla fine del Cretaceo, e per lo stato di conservazione di molti reperti possono essere considerate “Terre dinosauriane” per eccellenza. I titanosauri della grande radiazione dei sauropodi, i giganteschi erbivori che hanno sfidato le leggi della gravità con le loro straordinarie dimensioni, ne rappresentano l’ultimo atto e la Patagonia uno degli ultimi rifugi prima della grande estinzione di fine Cretaceo. A partire dal 2006 abbiamo condotto diverse campagne di esplorazione, nella Provincia di Rio Negro (Patagonia), che hanno portato alla scoperta, nei sedimenti del Cretaceo superiore, di un ricco giacimento fossilifero, contenente una elevata quantità di ossa appartenenti essenzialmente a titanosauri.
La storia dei dinosauri dell’Argentina, quella del rifugio patagonico ed i risultati della nostra esplorazione saranno i temi dell’incontro.
Relatore
Walter Landini è professore ordinario di Paleontologia presso l’Università di Pisa. Nel corso della sua carriera ha tenuto gli insegnamenti di Paleontologia, Paleontologia dei Vertebrati e Paleobiogeografia, corso quest’ultimo che detiene ancora nella Laurea Magistrale di Evoluzione e Conservazione. Dal 2004 al 2012 è stato direttore del Centro Interdipartimentale Museo di Storia Naturale dell’Università di Pisa. E’ autore di oltre 200 pubblicazioni scientifiche su riviste nazionali e internazionali e di numerosi articoli di carattere divulgativo, di cataloghi museali, di filmati e CD didattici nell’ambito della Paleontologia dei vertebrati. Dal 1985 al 2002 ha svolto ricerche in Sudamerica (Ecuador, Cile) incentrate biogeografia del pacifico orientale, in relazione al sollevamento dell’istmo di Panama e sull’origine del popolamento delle Isole Galapagos. Nell’ambito delle ricerche inerenti le faune a dinosauri, come Responsabile scientifico, ha diretto spedizioni nel deserto del Gobi (2003) ed in Patagonia dal 2004 al 2014 che hanno portato alla scoperta di numerosi giacimenti fossiliferi, compresa la “valle dei titani” nella provincia di Rio Negro in Argentina, uno dei più significativi giacimenti a titanosauri fino ad ora noti, A partire dal 2014 a tutt’oggi ha partecipato a spedizioni nel deserto costiero del Peru (Provincia di Ica) allo scopo di definire l’antico popolamento a squali lungo le coste del Pacifico Orientale.
Riferimenti bibliografici
Sulle tracce dei dinosauri, esplorazioni di un mondo perduto
Autore: Martin Lockley, Anno: 2015, Casa editrice: Bollati Boringhieri
Dinosauri
Autori vari, Anno: 2013, Casa editrice: Idealibri
Enciclopedia dei dinosauri e della vita presistorica
Autori vari, Anno: 2008, Casa editrice: Idealibri
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Aprile 2018
21Apr5:00 pmDai geni alla funzioneUna questione di Epigenetica

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L’epigenetica (dal greco epì = “sopra” e gennetikòs = “relativo all’eredità familiare”) studia tutte le modificazioni ereditabili che variano il funzionamento dei geni pur non alterando la sequenza del DNA.
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L’epigenetica (dal greco epì = “sopra” e gennetikòs = “relativo all’eredità familiare”) studia tutte le modificazioni ereditabili che variano il funzionamento dei geni pur non alterando la sequenza del DNA. Per “ereditabile” generalmente intendiamo qualcosa che passa inalterato di padre in figlio, attraverso generazioni. Invece l’ereditabilità della memoria epigenetica avviene (generalmente) tra cellule di uno stesso individuo. L’epigenetica è in realtà alla base dell’esitenza degli organismi multicellulari, cioè del mondo animale e vegetale. E’ infatti prerogativa di questi due regni essere composti da organismi con organi e tessuti diversi e specializzati che però si sviluppano da una singola cellula uovo fecondata e ne mantengono il DNA identico. La comprensione dei meccanismi epigenetici equivale a capire il meccanismo con cui il DNA codifica le sue funzioni. Nel mondo scientifico l’epigenetica è di moda perché proprio negli ultimi anni sono stati scoperti i principali meccanismi molecolari con cui la cellula decide quali dei suoi 25 mila geni far funzionare in un certo tessuto o organo. Il termine epigenetica è assurto recentemente ai fasti dei media perché solo da poco i non addetti ai lavori hanno percepito il suo ruolo centrale in problemi che ci stanno particolarmente a cuore, come la riprogrammazione delle cellule della pelle a cellule staminali, o la trasformazione cancerosa. Io direi semplicemente che l’epigenetica è alla base della biologia così come il DNA è alla base dell’eredità genetica e dell’evoluzione.
Relatore: Federico Cremisi – genetista – Scuola Normale Superiore – Pisa
Laureato in Scienze Biologiche all’università di Pisa nel 1986, ha conseguito il dottorato di ricerca in Biologia Evoluzionistica nel 1990. Dal 1992 è ricercatore presso la Scuola Normale di Pisa. Ha insegnato Biologia dello Sviluppo, Biologia Cellulare e Biotecnologie Cellulari all’università di Pisa; Biologia Molecolare della Cellula e Neurobiologia dello Sviluppo alla Normale di Pisa. Da due decenni studia i meccanismi di formazione delle cellule nervose. Esperto di piccoli RNA (microRNA), ha scoperto i meccanismi con cui alcuni di essi controllano la trasformazione delle cellule staminali embrionali in cellule nervose e la formazione di specifiche cellule nervose della retina. Recentemente ha sviluppato un protocollo sperimentale per riprodurre in vitro lo sviluppo embrionale di specifiche regioni cerebrali (progetto “brain in a dish”). Collabora con laboratori inglesi, francesi e tedeschi di biologia cellulare e neurobiologia dello sviluppo.
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Maggio 2018
13Mag5:30 pmLe onde gravitazionali e i segreti dell’universo oscuro

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Le onde gravitazionali sono state rivelate per la prima volta il 14 settembre del 2015, cento anni dopo la previsione di Einstein. E appena due anni dopo, le osservazioni di
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Le onde gravitazionali sono state rivelate per la prima volta il 14 settembre del 2015, cento anni dopo la previsione di Einstein. E appena due anni dopo, le osservazioni di ʺLIGOʺ e ʺVirgoʺ hanno consentito di dare il via ad una vera rivoluzione nell’indagine dell’universo in cui viviamo.
Relatore: Giovanni Losurdo – Istituto Nazionale di Fisica Nucleare – Pisa
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Giugno 2018

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La conferenza ripercorre le scoperte archeologiche e bioarcheologiche riguardanti l’area dell’antica abbazia di San Pietro di Pozzeveri (Altopascio – LU). Dal 2011 una equipe di archeologi e antropologi si dedica
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La conferenza ripercorre le scoperte archeologiche e bioarcheologiche riguardanti l’area dell’antica abbazia di San Pietro di Pozzeveri (Altopascio – LU). Dal 2011 una equipe di archeologi e antropologi si dedica nei mesi estivi allo scavo dell’importante sito che si colloca ai margini sud orientali della piana lucchese, lungo le rive di quello che è stato uno dei maggiori bacini lacustri della Toscana, l’antico Lago di Sesto. L’abbazia era inoltre posizionata strategicamente lungo la Via Francigena tra Porcari e Altopascio, e possedeva un ospedale per i pellegrini. La ricerca archeologica a Badia Pozzeveri presenta diversi caratteri originali: non si tratta infatti solo di ricostruire, come di consueto accade in archeologia, le tracce materiali delle varie fasi storiche di un sito, ma anche di acquisire un numero consistente di informazioni dallo studio dei resti scheletrici umani, che coprono un arco di tempo molto lungo, almeno dall’XI al XIX secolo. Conoscere Pozzeveri significa quindi fare un viaggio attraverso il tempo, dal Medioevo ad oggi, da un punto di vista piuttosto insolito: lo studio bioarcheologico dei resti materiali dei nostri antenati, che se opportunamente interrogati, ci possono trasmettere moltissime notizie su condizioni di vita, economia, alimentazione e malattie.
9 giugno 2018, ore 17:30
Auditorium della Biblioteca Civica Agorà
Piazza dei Servi – Lucca
Relatore: Antonio Fornaciari – archeologo – Università di Pisa e di Sassari
Antonio Fornaciari ha conseguito il dottorato di ricerca in Archeologia e Storia del Medioevo, Istituzioni e Archivi presso l’Università di Siena. E’ direttore scientifico del cantiere di scavo di Badia Pozzeveri (Altopascio – Lucca). I suoi principali campi di indagine riguardano l’archeologia funeraria, la paleopatologia, la storia della medicina e la storia della cultura materiale. E’ titolare dell’insegnamento di Archeologia Funeraria presso l’Università di Sassari. Collabora attivamente con la Divisione di Paleopatologia dell’Università di Pisa. E’ autore di oltre cento pubblicazioni tra archeologia, paleopatologia e storia delle medicina.
Download Presentazione-Fornaciari-PDF
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Piazza dei Servi
Settembre 2018
22Set5:30 pmComunicare la matematicaUna sfida sempre aperta

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Relatore: Roberto Natalini, matematico – Ist Applicazioni del Calcolo CNR Roma Roberto Natalini è il direttore dell’Istituto per l’Applicazione del Calcolo del CNR di Roma. Oltre al suo lavoro di ricerca
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Relatore: Roberto Natalini, matematico – Ist Applicazioni del Calcolo CNR Roma
Roberto Natalini è il direttore dell’Istituto per l’Applicazione del Calcolo del CNR di Roma. Oltre al suo lavoro di ricerca svolge un’intensa e appassionata attività di divulgazione della matematica coordinando il sito Maddmaths e curando la pubblicazione del fumetto di divulgazione scientifica Comics & Science prodotto dal CNR e presentato all’ultima edizione del Lucca Comics and Games.
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Piazza dei Servi
Ottobre 2018
20Ott1:00 amCultura e metodo scientifico

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Relatore: Lucio Russo – fisico – Università Tor Vergata – Roma Lucio Russo è un fisico che ha insegnato a Roma, all’Università di Tor Vergata. Insieme alla ricerca sulla teoria
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Relatore: Lucio Russo – fisico – Università Tor Vergata – Roma
Lucio Russo è un fisico che ha insegnato a Roma, all’Università di Tor Vergata. Insieme alla ricerca sulla teoria della probabilità e i sistemi complessi, Lucio Russo si è occupato di storia della scienza e del metodo scientifico. A questi argomenti ha dedicato molti libri. Quello che ha suscitato un enorme interesse anche tra il grande pubblico, oltre che tra gli addetti ai lavori, è ‘La rivoluzione dimenticata’.
In questo libro Lucio Russo ricostruisce il pensiero scientifico dell’ età ellenistica che fu alla base del grande sviluppo economico e tecnologico di quel periodo. I successivi eventi storici portarono però alla perdita delle acquisizioni scientifiche dei greci, la cui ‘riscoperta’ è avvenuta in occidente solo durante il rinascimento.
Il tema di una corretta divulgazione della scienza e dei suoi metodi è molto caro a Lucio Russo che ne ha scritto tra l’altro in uno dei suoi libri più recenti ‘La bottega dello scienziato’.
L’ elenco completo delle sue opere è consultabile su Wikipedia.
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Novembre 2018
17Nov5:30 pmPanorama terapeuticoDai principi attivi di origine naturale ai nuovi farmaci

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L’intervento si propone di fare un excursus sulla formazione del bagaglio terapeutico, a partire dalla origine dei farmaci dalle fonti naturali, alle modifiche e alla ideazione apportate dalla chimica, fino
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L’intervento si propone di fare un excursus sulla formazione del bagaglio terapeutico, a partire dalla origine dei farmaci dalle fonti naturali, alle modifiche e alla ideazione apportate dalla chimica, fino alle nuove frontiere delle terapie più innovative. La maggior parte delle categorie di agenti terapeutici sono fondate da principi attivi provenienti dai tre regni . Tali principi sono stati successivamente riprodotti in laboratorio come tali o modificati, ponendo le basi per la sintesi di ulteriori nuovi farmaci. I farmaci prodotti con metodi biotecnologici rappresentano l’ultima frontiera del bagaglio terapeutico a nostra disposizione.
Relatrice: Enrica Martinotti, Farmacologa – Università di Pisa
Enrica Martinotti, docente presso la Facoltà di Farmacia dell’Università di Pisa, ha svolto la sua attività di ricerca e di didattica su materie farmacologiche. Si è occupata di Farmacia, Farmacologia e di Scienza e tecnica delle piante medicinali. Inoltre, si è dedicata a sviluppi multidisciplinari di ricerca in settori quali la Fisiopatologia medica, la Farmacotossicologia, la Farmacognostica e le Biotecnologie Farmacologiche. È autrice di numerosissime pubblicazioni su riviste internazionali recensite.
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Dicembre 2018
16Dic5:30 pmEffetto placebo ed effetto nocebo

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Dare un placebo significa consegnare un involucro senza contenuto, ma la scatola vuota agisce sulla mente del paziente, proprio come farebbe un farmaco, attivando o inibendo sinapsi, alterando le quantità
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Dare un placebo significa consegnare un involucro senza contenuto, ma la scatola vuota agisce sulla mente del paziente, proprio come farebbe un farmaco, attivando o inibendo sinapsi, alterando le quantità di neurotrasmettitore in specifiche aree del cervello e modificando l’attività cerebrale in modi oggi facilmente accessibili all’indagine scientifica. I placebo non sono soltanto vecchie pillole di zucchero ma possono essere qualcosa con il potere di agire sulle aspettative del paziente. I placebo sono fatti di parole, simboli, rituali, significati, la cosa importante non è il mezzo usato ma i cambiamenti che induce nell’attività neurale e come questi cambiamenti si ripercuotono sulle funzioni psicologiche e corporee. I placebo modulano le stesse vie biochimiche sulle quali agiscono i farmaci della pratica medica routinaria. Ma questa considerazione dovrebbe essere capovolta. Infatti sarebbe più appropriato dire che i farmaci utilizzano le stesse vie biochimiche di parole, simboli, rituali e significati dato che questi sono molto più antichi dei farmaci.
Relatore: Fabrizio Benedetti, neurofisiologo – Università di Torino
Fabrizio Benedetti è professore di Fisiologia umana e Neurofisiologia all’Università di Torino e dirige il Centro ipossia di Plateau Rosà. Tra i massimi esperti mondiali dell’effetto placebo, ha pubblicato per Oxford University Press Placebo Effects (vincitore nel 2009 del Medical Book Award della British Medical Association, pubblicato in Italia con il titolo L’effetto placebo. Breve viaggio tra mente e corpo, Carocci, seconda edizione 2018) e The Patient’s Brain (Il cervello del paziente, Giovanni Fioriti Editore, 2016).
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(Domenica) 5:30 pm
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Gennaio 2019
19Gen5:30 pmI calcolatori del futuroCome funziona un computer quantistico ed a che cosa serve

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Ogni tanto si sente parlare di misteriosi “computer quantistici” che sarebbero in grado di fare calcoli che nessun computer al mondo può fare – per esempio, rompere la crittografia RSA
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Ogni tanto si sente parlare di misteriosi “computer quantistici” che sarebbero in grado di fare calcoli che nessun computer al mondo può fare – per esempio, rompere la crittografia RSA che usiamo tutti i giorni quando andiamo su internet. In questo seminario scopriamo come funzionano questi computer e come gli scienziati usano le proprietà stranissime della fisica quantistica per costruirli. Vedremo poi che i computer quantistici non servono soltanto per rompere i codici segreti, ma anche per realizzare nuovi materiali e medicinali, per ottimizzare processi industriali e persino per capire meglio la stessa fisica quantistica.
Relatore: Oliver Morsch, Fisico, Università di Pisa
Oliver Morsch ha conseguito il dottorato in fisica presso l’Università di Oxford e dal 2003 svolge la sua ricerca sugli atomi freddi all’Istituto Nazionale di Ottica e all’Università di Pisa, dove insegna Computazione Quantistica. Da vent’anni scrive anche articoli sulle scienze per diversi giornali e riviste e ha pubblicato tre libri divulgativi.
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Febbraio 2019
16Feb5:30 pmDNA: armonia e bellezza di una struttura funzionale

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La bellezza stupefacente della struttura del DNA in tutte le sue articolazioni, dalla semplice doppia elica fino ai diversi gradi di condensazione della cromatina, è legata strettamente alle sue molteplici
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La bellezza stupefacente della struttura del DNA in tutte le sue articolazioni, dalla semplice doppia elica fino ai diversi gradi di condensazione della cromatina, è legata strettamente alle sue molteplici proprietà funzionali. Potremmo definirla una armonizzazione fra struttura e prerogative funzionali di questa.
Relatore: Lorenzo Citti, Chimico – IFC-CNR Pisa
Lorenzo Citti, dopo la laurea in chimica ha lavorato per 40 anni in strutture di ricerca bio-medica con particolare riguardo verso la chimica degli acidi nucleici. Campi di interesse sono stati i meccanismi di mutagenesi, i meccanismi di riparazione del DNA, la progettazione di frammenti di acidi nucleici in grado di modulare l’espressione genica.
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Marzo 2019
16Mar5:30 pmL’Epidemiologia come supporto alla salute della popolazione

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Che cosa è l’epidemiologia? Il seminario ha l’obiettivo di definire che cosa è questa disciplina, che cosa studia, quali sono i suoi scopi e come si organizzano e si conducono
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Che cosa è l’epidemiologia? Il seminario ha l’obiettivo di definire che cosa è questa disciplina, che cosa studia, quali sono i suoi scopi e come si organizzano e si conducono gli studi epidemiologici. Dopo aver descritto il contesto storico in cui si è sviluppata, verranno presentati gli studi epidemiologici più conosciuti e quelli più recenti con particolare enfasi ai risultati che sono stati conseguiti per la prevenzione delle malattie e la promozione della salute a supporto alla sanità pubblica.
Relatrice: Cristina Montomoli, Epidemiologa – Università di Pavia
Cristina Montomoli, dopo essersi laureata in Biologia all’Università di Pisa, ha conseguito un diploma di Specializzazione in Statistica Medica all’Università di Pavia e un dottorato di Ricerca in Sanità Pubblica e Medicina di Comunità presso l’Università di Sassari. Da 20 anni è Professore di Statistica Medica ed Epidemiologia dell’Università di Pavia e dal 2018 dirige il Dipartimento di Sanità pubblica dell’ateneo pavese. La sua ricerca è rivolta allo sviluppo e all’applicazione di metodi statistici per gli studi epidemiologici.
Download Cristina-Montomoli-16-03-2019-pdf
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Aprile 2019
13Apr12:25 pmQuestioni di genere nella Ricerca Scientifica

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Il numero delle donne impegnate in ambito scientifico è aumentato negli anni, ma le ricercatrici continuano a rimanere ai livelli meno retribuiti e influenti. Questi dati possono essere spiegati con
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Il numero delle donne impegnate in ambito scientifico è aumentato negli anni, ma le ricercatrici continuano a rimanere ai livelli meno retribuiti e influenti. Questi dati possono essere spiegati con la persistenza di una discriminazione di genere nelle accademie e in ambito scientifico? E soprattutto questa domanda è attuale? Partendo da grafici, numeri ed esempi e cercando di seguire un metodo scientifico cercheremo di rispondere a queste domande.
Relatrice: Antonella Cecchettini, Biologa, Università Pisa
Antonella Cecchettini, biologa, è ricercatrice nel Dipartimento di Medicina Clinica e Sperimentale dell’Università di Pisa e afferisce al settore scientifico disciplinare: Biologia Applicata. Dal 2005 opera, in qualità di associata, anche presso l’Istituto di Fisiologia Clinica del CNR di Pisa. Oltre alla attività didattica, è impegnata in progetti sperimentali di ricerca riguardanti lo studio dei meccanismi molecolari coinvolti nelle patologie vascolari (aterosclerosi, aneurismi, placche carotidee…) attraverso indagini di Proteomica di cellule e tessuti per la ricerca di marcatori di patologia e la sperimentazione di nuovi farmaci a base di acidi nucleici.
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Maggio 2019
18Mag5:30 pmCambiamento climaticoNon c’è tempo da perdere!

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Relatrice: Fulvia Raffaelli Responsabile per l’economia Circolare e le politiche di de-carbonizzazione, Commissione europea, Fulvia Raffaelli, è capo unità alla Commissione europea, nella direzione Generale responsabile per ‘Industria, PMI e mercato interno’. Dopo
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Relatrice: Fulvia Raffaelli
Responsabile per l’economia Circolare e le politiche di de-carbonizzazione, Commissione europea,
Fulvia Raffaelli, è capo unità alla Commissione europea, nella direzione Generale responsabile per ‘Industria, PMI e mercato interno’. Dopo una serie di esperienze nell’ambito della legislazione ambientale (in particolare gestione dei rifiuti e sostanze chimiche), dal 2015 è responsabile per l’implementazione del piano d’azione comunitario per l’Economia Circolare e più in generale per la definizione di politiche per la decarbonizzazione delle imprese Europe.
Nata a Viareggio nel 1969, Fulvia Raffaelli ha studiato Storia contemporanea, Politiche Europee e scienze politiche a Pisa, Bruxelles e Parigi.
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Giugno 2019
08Giu5:30 pmL’evoluzione dell’evoluzionismo

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Da quando Darwin ha pubblicato la sua opera “L’origine della specie” sono passati 160 anni. Durante questi anni nel campo della biologia sono state acquisite moltissime e fondamentali nuove conoscenze
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Da quando Darwin ha pubblicato la sua opera “L’origine della specie” sono passati 160 anni. Durante questi anni nel campo della biologia sono state acquisite moltissime e fondamentali nuove conoscenze che hanno, da un lato, contribuito a dare maggior credito alla teoria darwiniana e dall’altro a modificarla, integrarla, in altre parole ad “evolverla”. Partendo da studi significativi basati su scienze diverse vedremo che, come l’evoluzione biologica, l’evoluzione dell’evoluzionismo procede per gradi, un po’ a tentoni, si muove in direzioni diverse, ed è tutt’altro che conclusa.
Relatrice: Giovanna Rosati, Biologa, Università Pisa
Giovanna Rosati laureata in scienze Biologiche all’Università la Sapienza di Roma. Ha svolto per più di 40 anni attività di ricerca e di didattica per i corsi di laurea di Scienze Biologiche e scienze Naturali dell’Università di Pisa.
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Settembre 2019
21Set5:30 pm Ignaz SemmelweisNascita della profilassi in medicina

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Massimo Miniati Medico pneumologo. Ha lavorato per molti anni come ricercatore presso l’Istituto di Fisiologia Clinica del CNR di Pisa. Successivamente è stato professore associato presso l’Università degli Studi di Firenze. Si è sempre
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Massimo Miniati
Medico pneumologo. Ha lavorato per molti anni come ricercatore presso l’Istituto di Fisiologia Clinica del CNR di Pisa. Successivamente è stato professore associato presso l’Università degli Studi di Firenze. Si è sempre occupato di ricerca clinica in ambito cardio-polmonare.
Oggetto del seminario
Nel 1800 la febbre puerperale (oggi nota come sepsi puerperale) mieteva migliaia di vittime tra le giovani partorienti. La causa era ignota. Ignác Semmelweis, giovane medico ungherese, capì che la malattia era trasmessa dalle mani contaminate del medico durante l’esplorazione del canale del parto. Semmelweis impose ai medici la regola di detergere accuratamente le mani prima della visita alle pazienti. Così facendo, l’incidenza della malattia diminuì drasticamente.
Nel ventesimo secolo l’introduzione degli antibiotici ha consentito di curare molte malattie infettive in precedenza mortali. Agli inizi del terzo millennio, tuttavia, la crescente diffusione di ceppi batterici resistenti agli antibiotici espone di nuovo l’umanità al rischio di infezioni mortali. Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità, elementari norme igieniche costituiscono ancora un caposaldo nella prevenzione delle malattie infettive.
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(Sabato) 5:30 pm
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Ottobre 2019

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19 ottobre Liber, in quo omnis ars libraria esset perscripta, opem petebat ne a sorice abroderetur. Irrisit sorex. Leon Battista Alberti, Apologo XIX Fin da subito, con l’introduzione dei materiali organici nei supporti
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19 ottobre
Liber, in quo omnis ars libraria esset
perscripta, opem petebat ne a sorice
abroderetur. Irrisit sorex.
Leon Battista Alberti, Apologo XIX
Fin da subito, con l’introduzione dei materiali organici nei supporti scrittori, i conservatori delle biblioteche antiche si sono trovati ad affrontare il gravoso problema della difesa dei preziosi manoscritti dagli attacchi esterni di insetti carticoli e roditori e dal degrado biofisico dei materiali.
Rimedi casalinghi, scongiuri e invocazioni o colorite maledizioni inserite nei testi, fino ad arrivare all’uso dell’olio di cedro, potente insettifugo, presente già negli autorevoli scritti di Vitruvio, Plinio il Vecchio e Isidoro di Siviglia. L’evoluzione delle materie prime, dall’utilizzo della carta all’invenzione della stampa e l’industrializzazione dei processi produttivi ha reso ancora più difficile il compito dei conservatori restauratori: spesso il degrado proviene da cause fisico-chimiche interne ai materiali che possono essere scoperte solo tramite indagini diagnostiche specifiche. Dopo i primi tentativi artigianali con ricette rigorosamente segrete, l’uso di rimedi apparentemente miracolosi ma spesso devastanti e irreversibili, si assiste dalla fine del XIX sec. ad un crescente atteggiamento metodologico di taglio scientifico verso il restauro del materiale librario.
La creazione di istituzioni pubbliche dedicate alla formazione dei futuri professionisti e allo studio dei materiali e delle corrette metodologie di intervento, ha intensificato l’indispensabile collaborazione tra scienziati e restauratori. L’utilizzo delle preziose nanotecnologie e lo studio di materiali eco compatibili è un esempio dell’eccellenza italiana che ha fatto del connubio tra scienza e beni culturali la corretta via per la tutela e valorizzazione del nostro patrimonio culturale.
Claudia Giostrella
Claudia Giostrella, restauratrice di beni culturali, settori materiale librario e archivistico, manufatti cartacei e pergamenacei, materiale fotografico, cinematografico e digitale, diplomata Conservatore restauratore nel 1995 ha svolto attività professionale lavorando per musei statali italiani e collaborando con ditte di restauro.
Dal 1999 è in ruolo presso il Ministero per i beni e le attività culturali dove si occupa di restauro, conservazione preventiva e didattica museale applicata al restauro dei beni culturali: i risultati delle sue ricerche sono presenti in pubblicazioni nazionali ed internazionali.
Si è laureata nel 2013 presso la Facoltà di lettere moderne dell’Università di Perugia con una tesi in Storia e tecnica del restauro. Ha completato la sua formazione con numerosi corsi di aggiornamento in Italia e all’estero.
Collabora con istituzioni culturali pubbliche e private nell’ambito della conservazione e restauro e svolge attività di docenza a contratto presso l’Accademia di Belle Arti di Carrara.
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Novembre 2019
16Nov5:30 pmUn mare di plasticaQuanta ce n’è? Dov’è? Quali sono gli effetti? Esistono soluzioni?

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16 novembre Una chiacchierata per seguire il viaggio che molti oggetti di plastica fanno dopo che sono utilizzati per brevissimo tempo e per comprendere dove va a finire tutta la plastica
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16 novembre
Una chiacchierata per seguire il viaggio che molti oggetti di plastica fanno dopo che sono utilizzati per brevissimo tempo e per comprendere dove va a finire tutta la plastica che produciamo e quali effetti provochi la sua dispersione nell’ambiente. Dalla produzione all’utilizzo, dal rifiuto al riciclo, dalla terra al mare, dalle macro alle microplastiche, fino alla scoperta dei contatti visibili e invisibili di questo importante materiale con la nostra specie e con l’ecosistema marino.
https://video.sky.it/news/cronaca/sky-ocean-rescue-quanta-plastica-ce-nel-mar-tirreno/v528150.vid
Francesca Garaventa, biologa
Marine Science PhD, Ricercatrice presso CNR-IAS (Istituto per lo studio degli impatti antropici e sostenibilità in ambiente marino).
Amo il mare e studio gli effetti che i contaminanti hanno su di lui. Da qualche anno mi occupo di microplastiche e dei loro effetti. Sono autrice di decine di articoli scientifici che “pochi” leggono e perciò credo nella forza della divulgazione per diffondere i nostri risultati.
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(Sabato) 5:30 pm
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Dicembre 2019
14Dic5:30 pmIdentità culturale, unità e diversità umanaConversazione a duevoci

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14 dicembre Le nostre conoscenze, arrivate oggi a un livello di completezza impensabile solamente un decennio fa, rendono insostenibile qualsiasi modello razziale; sappiamo ormai di essere una specie altamente promiscua ed
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14 dicembre
Le nostre conoscenze, arrivate oggi a un livello di completezza impensabile solamente un decennio fa, rendono insostenibile qualsiasi modello razziale; sappiamo ormai di essere una specie altamente promiscua ed estremamente omogenea e, al netto degli effetti dell’ambiente, non vi sono reali differenze nelle potenzialità intellettive e nelle inclinazioni morali tra i gruppi umani. Ma una parte sostanziale della “natura” degli esseri umani, delle loro capacità di evoluzione e resilienza, sta nella particolare identità “culturale” che condividono con altri loro simili. Gli umani dovrebbero essere uguali per diritti e opportunità, ma dovrebbero poter abitare un pianeta che ospiti biodiversità e alterità culturali in grado di dialogare tra loro con reciproci vantaggi.
Giovanni Destrobisol, biologo
Univ. La Sapienza Roma
Piero Coppo, etnopsichiatra
Univ. Ca’ Foscari Venezia
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Gennaio 2020
18Gen5:30 pmIo sono la cannabis

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La canapa è talmente poco conosciuta che persino il suo nome è poco chiaro al grande pubblico. Mi sono trovato spesso a parlare con giovani o meno giovani tutti accomunati dalla
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La canapa è talmente poco conosciuta che persino il suo nome è poco chiaro al grande pubblico. Mi
sono trovato spesso a parlare con giovani o meno giovani tutti accomunati dalla stessa erronea
convinzione: pensare che la Cannabis spp. sia la droga mentre la canapa sia la pianta usata per fare
la fibra o l’olio di semi. La verità è che Cannabis spp. è il nome scientifico della pianta mentre
canapa è il nome comune nella lingua italiana. La possibilità di utilizzare la canapa terapeutica,
d’abuso o industriale (light) dipende dalla varietà di pianta presa in considerazione.
In questo piccolo manuale cercherò di chiarire le differenze tra le varietà di Cannabis, quali siano i
principi attivi della canapa, come coltivarla e come utilizzarla per ottenere un miglioramento del
proprio stato di salute; farò un resoconto degli utilizzi nei settori industriali e vi racconterò come
questa pianta potrà aiutarci a salvare la Terra!
Attualmente la vendita e il consumo di prodotti a base di canapa è sempre più diffuso ma la legge è
poco chiara e i dubbi sono molti. Aziende e consumatori si trovano a dover affrontare numerose
problematiche dovute alla disinformazione e ai numerosi vuoti normativi. Fare chiarezza è un must
e con questo volume spero di poter presentare la canapa in modo esauriente, facendone risaltare
potenzialità e problematiche e aiutando gli addetti ai lavori e il grande pubblico a fare scelte
consapevoli.
La canapa è una grande risorsa. Non lasciamo che il pregiudizio anneghi la ragione!
Relatore: Marco Martinelli, Agro‐tecnologo Scuola Superiore Sant’Anna ‐ Pisa
Marco Martinelli è nato a Lucca il 7 agosto 1990.
È uno scienziato ma anche un presentatore e cantante. Laureato con lode presso la Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa in Biotecnologie Molecolari e Industriali, attualmente svolge un dottorato di ricerca in Biotecnologie Vegetali supervisionato dal professor Pierdomenico Perata, ex rettore della Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa. Sin da bambino divide una grande passione per la scienza con una naturale predisposizione artistica. Nel 2012 passa un periodo negli Stati Uniti presso la Cornell University di New York dove ha modo di approfondire temi di biologia molecolare vegetale.
Tornato in Italia, partecipa alla seconda edizione del programma "The Apprentice“ su Sky 1. Nel 2014, appena dopo il conseguimento della tesi di laurea specialistica, si classifica terzo alla trasmissione che cercava lo showman 2.0 cantante, conduttore e ballerino: ”Forte Forte Forte” in onda su Rai1. Avvia successivamente anche un percorso discografico con l’etichetta discografica Suoni Dall’Italia di
Mariella Nava e Antonio Coggio.
Nel 2016/17 presenta il programma “Memex: La Scienza in gioco”, in onda su Rai Scuola e Rai 2 e nella stagione 2017/18 partecipa al programma “Memex: Galileo”, in onda su Rai Scuola e Rai 3.
Attualmente ha avviato un’azienda spin-off universitaria che si chiama Canapisti ed intende diffondere l’utilizzo terapeutico e fitoterapico della canapa industriale.
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Febbraio 2020
15Feb5:30 pmIstrici e lupi dei nostri boschi

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Istrici e lupi dei nostri boschi il declino delle attività agricole e l’abbandono dei boschi stanno registrando il progressivo incremento della popolazione di specie selvatiche.
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Istrici e lupi dei nostri boschi
il declino delle attività agricole e l’abbandono dei boschi stanno registrando il progressivo incremento della popolazione di specie selvatiche. Il “Clan” delle istrici ed il “Branco” dei lupi sono organizzazioni familiari simili. Tuttavia, nel caso delle istrici si tratta di una specie prevalentemente vegetariana e potenziale preda mentre, nel caso dei lupi, di una specie carnivora e predatrice. Ambedue elusivi, sono consistentemente presenti nei nostri boschi. Le storie del Guercio e del suo clan così come della Nera e del suo branco nei boschi di Crespina e Lorenzana (Pi) saranno raccontate a partire dalla biologia e del comportamento di questi magnifici e preziosi animali.
Relatore: Dott. Antonio Felicioli, biologo
Gruppo di Lavoro: Francesca Coppola, Samuele Baldanti, Giuseppe Vecchio, Michele Malasoma.
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(Sabato) 5:30 pm
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Aprile 2020
18Apr5:30 pm7:16 pmClima tra passato presente e futuroNuove scoperte dalle grotte delle Alpi Apuane

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Relatori: Giovanni Zanchetta, Geologo Università di Pisa Ilaria Isola, Geologa Istituto di Geofisica e Vulcanologia ‐ Pisa
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Relatori:
- Giovanni Zanchetta, Geologo
Università di Pisa - Ilaria Isola, Geologa
Istituto di Geofisica e Vulcanologia ‐ Pisa
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(Sabato) 5:30 pm - 7:16 pm
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Maggio 2020
Giugno 2020
Settembre 2020
05Set5:30 pmLa comunicazione scientifica al tempo della pandemia

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05 settembre ore 17:30 “La comunicazione scientifica al tempo della pandemia” Andrea Capocci, Giornalista scientifico, Roma Le conferenze si terranno
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Abstract e dettagli evento
05 settembre ore 17:30
“La comunicazione scientifica al tempo della pandemia”
Andrea Capocci, Giornalista scientifico, Roma
Le conferenze si terranno presso le strutture della Biblioteca Civica Agorà – Ingresso gratuito – Prenotazione obbligatoria
A causa dell’emergenza epidemiologica da Covid-19, per partecipare ai seminari è richiesta la prenotazione tramite mail all’indirizzo amicidellagora@gmail.com
Per rispettare le norme sanitarie di distanziamento il numero di partecipanti sarà limitato a 52 unità.Per rispettare le norme sanitarie di distanziamento il numero di partecipanti sarà limitato a 52 unità. Ci scusiamo in anticipo con quanti dovessero rimanere esclusi.
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Ottobre 2020
24Ott5:30 pmClima tra passato presente e futuronuove scoperte dalle grotte delle Alpi Apuane

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Lo studio del clima del passato è uno strumento insostituibile per comprendere il funzionamento del complesso sistema climatico terrestre e la sua evoluzione. I dati paleoclimatici, infatti, hanno fornito le
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Lo studio del clima del passato è uno strumento insostituibile per comprendere il funzionamento del complesso sistema climatico terrestre e la sua evoluzione. I dati paleoclimatici, infatti, hanno fornito le premesse per stabilire che l’attuale riscaldamento globale ha, con ragionevole certezza, cause antropiche e non naturali. Questi dati si ottengono da archivi naturali come le grotte carsiche delle Alpi Apuane che negli ultimi decenni hanno fornito informazioni preziose sulle variazioni paleoclimatiche da cui derivare indicazioni sul futuro del clima nella nostra regione.
relatori:
Ilaria Isola
Tecnologo presso l’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia è responsabile della linea di ricerca Ambiente dell’INGV – Pisa . I suoi interessi principali riguardano lo studio delle variazioni climatiche del passato.
Giovanni Zanchetta
Giovanni Zanchetta insegna geochimica all’Università di Pisa. È responsabile di progetti sullo studio delle variazioni climatiche nel bacino del Mediterraneo e in Sudamerica.
Le conferenze si terranno presso le strutture della Biblioteca Civica Agorà – Ingresso gratuito – Prenotazione obbligatoria
A causa dell’emergenza epidemiologica da Covid-19, per partecipare ai seminari è richiesta la prenotazione tramite mail all’indirizzo amicidellagora@gmail.com
Per rispettare le norme sanitarie di distanziamento il numero di partecipanti sarà limitato a 52 unità.Per rispettare le norme sanitarie di distanziamento il numero di partecipanti sarà limitato a 52 unità. Ci scusiamo in anticipo con quanti dovessero rimanere esclusi.
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(Sabato) 5:30 pm
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Novembre 2020
21Nov5:30 pmMatematica, bellezza, estetica, arte

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21 novembre "Matematica, bellezza, estetica, arte" Fabio Rinaldi, matematico - Roma Le conferenze si terranno presso le strutture della Biblioteca Civica Agorà – Ingresso gratuito – Prenotazione obbligatoria A causa dell’emergenza epidemiologica da Covid-19,
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Abstract e dettagli evento
21 novembre
“Matematica, bellezza, estetica, arte”
Fabio Rinaldi, matematico – Roma
Le conferenze si terranno presso le strutture della Biblioteca Civica Agorà – Ingresso gratuito – Prenotazione obbligatoria
A causa dell’emergenza epidemiologica da Covid-19, per partecipare ai seminari è richiesta la prenotazione tramite mail all’indirizzo amicidellagora@gmail.com
Per rispettare le norme sanitarie di distanziamento il numero di partecipanti sarà limitato a 52 unità.Per rispettare le norme sanitarie di distanziamento il numero di partecipanti sarà limitato a 52 unità. Ci scusiamo in anticipo con quanti dovessero rimanere esclusi.
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Dicembre 2020
19Dic5:30 pmScienza e Politica dell’Antropocene
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Scienza e Politica dell’Antropocene - 19 Dicembre , ore 17:30 Relatori: Massimo Miniati, ricercatore scientifico, Pisa Paolo Cacciari, saggista - Venezia. Le conferenze si terranno presso le strutture della
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Scienza e Politica dell’Antropocene – 19 Dicembre , ore 17:30
Relatori:
Massimo Miniati, ricercatore scientifico, Pisa
Paolo Cacciari, saggista – Venezia.
Le conferenze si terranno presso le strutture della Biblioteca Civica Agorà – Ingresso gratuito – Prenotazione obbligatoria
A causa dell’emergenza epidemiologica da Covid-19, per partecipare ai seminari è richiesta la prenotazione tramite mail all’indirizzo amicidellagora@gmail.com
Per rispettare le norme sanitarie di distanziamento il numero di partecipanti sarà limitato a 52 unità.Per rispettare le norme sanitarie di distanziamento il numero di partecipanti sarà limitato a 52 unità. Ci scusiamo in anticipo con quanti dovessero rimanere esclusi.
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(Sabato) 5:30 pm
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